A Sassuolo, in un anno, oltre 400 interventi di rinochirurgia
Una giornata di studio e confronto, animata da interventi trasmessi in diretta. Ospite d’onore Francois Disant, direttore della Clinica Otorinolaringoiatrica dell’Università di Lione . Gambelli: “In crescita i pazienti che chiedono ritocchi estetici da ‘abbinare’ a interventi di natura funzionale”
Incredibile ma vero: i primi interventi ‘estetici’ risalgono all’età degli antichi egizi, come attestato da alcuni papiri (del 3000 a.C.) in cui sono descritti minuziosamente diversi interventi per la ricostruzione del volto. Non si può certo dire, dunque, che la chirurgia plastica del viso sia una scienza moderna, a dispetto – è proprio il caso di dirlo – delle apparenze. L’Ospedale di Sassuolo, che vanta nel campo una equipe multidisciplinare di esperienza pluriennale, organizza per lunedì 24 settembre un video-corso dedicato proprio al mondo della “Chirurgia funzionale ed estetica del viso”.
L’iniziativa, attraverso la trasmissione in diretta dal nosocomio sassolese di alcuni interventi, cercherà di fare il punto sullo ‘stato dell’arte’ di questa specializzazione della chirurgia. Ospite d’onore dell’evento, promosso in collaborazione con il professor Livio Presutti direttore della Struttura Complessa di Otorinolaringoiatria dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria Policlinico di Modena, il professor Francois Disant, direttore della Clinica Otorinolaringoiatrica dell’Università di Lione in Francia.
“Questa chirurgia – spiega Paolo Gambelli (nella foto a fianco), direttore del reparto di Otorinolaringoiatria di Sassuolo – comprende gli interventi che hanno la finalità di correggere e/o migliorare le imperfezioni del distretto anatomico del viso, ovvero la parte che forse più ci espone all’esterno. Inutile nascondere che il viso è, probabilmente, il nostro più importante strumento comunicativo“. Sarà per questo che sempre più spesso pazienti che arrivano in ospedale per correggere un problema ‘funzionale’, come alcune difficoltà o disfunzioni respiratorie legate al setto nasale, decidono di intervenire anche dal punto di vista estetico. Come dire, una volta “sotto i ferri” perché non approfittarne per un piccolo ritocco?
“Se si osservano i dati di attività della nostra equipe – argomenta l’otorino Renato Baldi – possiamo calcolare che in un anno programmiamo almeno 400 interventi. Di questi, che rappresentano il 35% di tutti quelli effettuati in ospedale, circa un terzo ha risvolti estetici“.
E’ proprio “sull’importanza che il viso riveste rispetto alle nostre capacità comunicative” che “l’aspetto estetico e quello funzionale si toccano, anzi si uniscono” sostiene Massimo Pinelli, chirurgo dell’ Ospedale di Sassuolo. “Vanno perciò rispettati entrambe le componenti: un buon risultato finale sarà dato soltanto dalla fusione di funzionalità ed estetica”.
Il convegno di lunedì 24 settembre sarà occasione per un dibattito aperto, su un tema importante che coinvolge un numero sempre maggiore di persone, anche in provincia di Modena. Parteciperà all’evento, tra gli altri, anche il Prof. Luigi Chiarini, responsabile della struttura semplice di Chirurgia Cranio Maxillo Facciale del Policlinico di Modena.