SABATO 1 DICEMBRE, PRESSO IL TEATRO ASTORIA A FIORANO, IL XV° CONGRESSO DI CARDIOLOGIA
Un’iniziativa di rilievo regionale, promossa dalla Unità Operativa di Cardiologia dell’Ospedale di Sassuolo e dall’Associazione italiana Aritmologia
Due lezioni magistrali, una sul monitoraggio remoto dei dispositivi impiantabili (pacemaker, defibrillatori) ed una sul nuovo modello di gestione delle strutture sanitaria per intensità di cura, e spazio al dibattito con gli esperti. Il convegno regionale di Cardiologia, che rappresenta ormai un saldo punto di riferimento per integrare conoscenze ed esperienza della rete ospedaliera ai servizi sanitari del territorio, giunge quest’anno alla sua XV edizione. L’appuntamento è al Teatro Astoria di Fiorano Modenese sabato 1 dicembre 2012, a partire dalle ore 8.
L’iniziativa, organizzata dall’Unità Operativa di Cardiologia dell’Ospedale di Sassuolo e dall’Associazione italiana Aritmologia e Cadiostimolazione (AIAC), affronterà il tema della gestione dei pazienti con dispositivi impiantabili dal domicilio, una tecnica all’avanguardia che consente un controllo più oculato delle risorse economiche del servizio sanitario e insieme una maggiore attenzione alla condizione degli utenti. Gli esperti, che giungeranno da tutta Italia, metteranno le proprie esperienze a confronto per ‘fare il punto’ su questa innovativa tecnologia. Il progressivo invecchiamento della popolazione, il trattamento con ‘device’ di molte nuove patologie legate al cuore, ha portato a un’espansione esponenziale nell’utilizzo di tali dispositivi e a un corrispondente aumento della complessità clinica di molti pazienti che necessitano di controlli sempre più frequenti.
Il monitoraggio ‘remoto’ può contribuire a facilitare e rendere più efficace il follow-up? E veramente vantaggioso per gli operatori, per il sistema sanitario nazionale e per il paziente, la gestione ‘home monitoring’ delle patologie cardiache e dei più comuni ‘divice’? Sono questi alcuni dei quesiti a cui tenterà di dare risposta il convegno regionale di Cardiologia, proprio in un momento in cui, nella nostra provincia, il mondo cardiologico è in forte fermento. Un altro tema di grande attualità a cui il convegno cercherà di dare risposta riguarda il ruolo delle Unità di terapia intensiva coronarica nel garantire il corretto trattamento dei pazienti affetti da gravi cardiopatie anche negli ospedali che non sono sede di Emodinamica nell’ambito della rete provinciale.