La Direzione dell’Ospedale interviene a seguito della dichiarazione dello stato d’agitazione da parte delle organizzazioni sindacali
L’obiettivo era e rimane quello di continuare a valorizzare l’Ospedale di Sassuolo che è un vero e proprio patrimonio di questa comunità e della rete sanitaria provinciale.
Compatibilmente con la complessa situazione che si è venuta a creare – la riduzione delle risorse è un fatto noto ed oggettivo – la direzione sta operando il massimo sforzo per assicurare due obiettivi, entrambi di straordinaria rilevanza: il primo riguarda la qualità e la sicurezza dell’assistenza, il secondo, non disgiunto dal primo, il mantenimento dei livelli occupazionali all’interno della struttura.
Rispetto al primo punto, per l’attenzione e gli obblighi che abbiamo nei confronti di chi entra in ospedale e per l’impegno continuo e costante di tutti gli operatori, possiamo confermare che gli standard di qualità e sicurezza non sono in alcun modo mutati e restano quindi di assoluto livello; un risultato reso possibile grazie prima di tutto alla professionalità del personale che, è utile evidenziarlo, dal 2010 ad oggi non si è mai ridotto, rimanendo sempre in linea con gli standard assistenziali previsti dalle normative vigenti.
Guardando al futuro, oltre alla salvaguardia della quantità e della qualità dei servizi, il nostro obiettivo è quello di garantire gli attuali livelli occupazionali e per questo abbiamo elaborato delle proposte rispetto alle quali però le Organizzazioni Sindacali si sono espresse in modo negativo. Proposte che hanno tutte come punto cardine il mantenimento, lo ribadiamo, dei livelli occupazionali. Al riguardo, ad esempio, abbiamo assicurato che a Sassuolo, tutti gli operatori che usciranno saranno sostituiti, a differenza di ciò che accade nelle altre strutture del Servizio Sanitario Nazionale, dove, per effetto delle norme sulla riduzione delle spese, a fronte di 10 operatori che usciranno sarà possibile rimpiazzarne solo 2.5. Durante il colloquio di giovedì mattina alla presenza del Prefetto, consapevoli anche degli sforzi straordinari effettuati dai dipendenti nel 2012 durante i drammatici giorni del terremoto, abbiamo formulato ulteriori proposte migliorative: abbiamo proposto di innalzare per tutti i dipendenti il limite di pagamento dalle attuali 150 ore a 180 ore. Inoltre abbiamo manifestato la nostra disponibilità ad effettuare le assunzioni straordinarie di personale necessarie a garantire il completo godimento delle ferie maturate nel corso dell’anno 2013.