Punti fermi da tutelare sono la qualità dell’assistenza e il mantenimento del numero dei dipendenti che, dal 2010 a oggi, è rimasto inalterato
Troviamo oltremodo grave che si parli “di minaccia di veri e propri licenziamenti”, come scritto nella nota stampa diffusa ieri dai sindacati e respingiamo, in modo categorico, l’accusa. Per quanto possa essere serrato il confronto, riteniamo che si debba mantenere il rispetto delle reciproche posizioni anche se differenti e distanti, senza fare affermazioni destituite di ogni fondamento.
Da parte sua la Direzione dell’Ospedale conferma la volontà di continuare a operare innanzitutto per garantire ai cittadini la qualità dell’assistenza e, sotto il profilo occupazionale, mantenere inalterato il numero di dipendenti. A ciò va aggiunto che l’Azienda, rispetto al confronto in atto con i rappresentanti sindacali, ha già deciso di effettuare uno sforzo importante per rispondere, in modo concreto, ad alcune istanze presentate dai rappresentanti sindacali.
Al riguardo, dopo avere ricordato ancora una volta che dal 2010 a oggi il numero medio di dipendenti è rimasto sostanzialmente invariato, si aggiunge che la Direzione ha assicurato che a Sassuolo tutti gli operatori che usciranno saranno sostituiti, a differenza di ciò che potrebbe accadere nelle altre strutture del Servizio Sanitario Nazionale, dove, per effetto delle norme sulla riduzione delle spese, a fronte di dieci operatori che usciranno, sarà possibile rimpiazzarne solo 2.5.
Infine, consapevoli degli sforzi straordinari effettuati dai dipendenti nel 2012 durante i drammatici giorni del terremoto, sono state formulate ulteriori proposte migliorative. In tal senso si è manifestata disponibilità a effettuare le assunzioni straordinarie di personale necessarie a garantire il completo godimento delle ferie maturate nel corso dell’anno 2013, oltre alla possibilità di vedersi riconosciuto il pagamento delle ore straordinarie sino a un tetto di 180 ore.