Domenica 19 Ottobre, dalle ore 14.30 nell’ambito di “VIVA! 2014”
Sarà possibile partecipare a dimostrazioni pratiche sull’utilizzo del defibrillatore e il massaggio cardiaco: due azioni salva-vita di fondamentale importanza
Ci saranno anche gli esperti dell’Ospedale di Sassuolo, domenica 19 ottobre, per la giornata conclusiva della Settimana della rianimazione cardiopolmonare ‘VIVA! 2014’ promossa dall’Italian Resuscitation Council (IRC) sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica.
Chi vuole potrà partecipare, gratuitamente, a una dimostrazione pratica di rianimazione organizzata in Piazza Grande a Sassuolo a partire dalle ore 14.30. Tre istruttori dell’ospedale, formati secondo le ultime direttive europee, spiegheranno ai partecipanti quali sono le regole base per la pratica del massaggio cardiaco e l’utilizzo del defibrillatore. Due azioni di primo soccorso che possono salvare la vita, soprattutto se operate tempestivamente in attesa dell’arrivo del personale sanitario del 118.
Proprio per informare e formare quanti più cittadini possibile sulla rianimazione cardiopolmonare è stata organizzata in tutta Italia, per il secondo anno consecutivo, la settimana “VIVA!”. Nella nostra provincia sono in programma fino a domenica incontri e testimonianze dirette, promosse dalle associazioni del territorio, per sensibilizzare la popolazione sulla problematica delle morti improvvise e spiegare ai cittadini come praticare le manovre base di una rianimazione. Per maggiori informazioni è possibile anche visitare il sito internet: www.settimanaviva.it
Arresto cardiaco: i dati provinciali
In provincia di Modena più di 2 persone al giorno, in media, necessitano di un intervento di rianimazione cardiopolmonare, per un totale di circa 1.100 interventi all’anno. A livello nazionale, sono quasi 60mila le morti improvvise che, nell’arco di un anno, possono essere direttamente collegate a un arresto cardiaco. È ormai dimostrato, inoltre, che nel 70% dei casi una rianimazione iniziata entro 4-6 minuti dall’evento traumatico può ritardare favorevolmente l’insorgenza di danni neurologici e facilitare la ripresa dell’attività cardiaca.