12 immagini del foto-reporter Erik Messori saranno ospitate in Ospedale a Sassuolo per ricordare che il più grande incidente nucleare della storia non è un capitolo chiuso.
Sono passati trent’anni dalla notte del 26 aprile 1986 quando il reattore 4 della centrale nucleare di Chernobyl esplose. Le città, le strade, i parchi e le fattorie nell’arco di oltre 50 chilometri sono rimasti vuoti. Muti. Oggi sono la testimonianza di un evento che ha profondamente segnato ogni forma di vita. E che interroga ancora le coscienze.
Per ricordare il tragico evento e raccontare la realtà di Chernobyl ai nostri giorni, l’Ospedale di Sassuolo ospiterà una mostra fotografica di Erik Messori, reporter pubblicato su National Geographic e Vogue. Un evento organizzato grazie alla collaborazione dell’associazione “Chernobyl” di Maranello, Fiorano, Formigine, nata nel 1996 per ospitare e aiutare i bambini provenienti dalle zone contaminate dall’incidente nucleare.
L’esposizione sarà presentata in anteprima per i colleghi giornalisti martedì 17 maggio, alle ore 11.00 in ospedale. Per l’occasione saranno presenti il fotografo Erik Messori; il presidente del Cda dell’Ospedale Maria Pia Biondi e il presidente dell’Associazione “Chernobyl” Paolo Fontana.