Sabato 20 novembre la campagna vaccinale antinfluenzale entra nel vivo, con l’estensione dell’offerta a tutte le categorie che hanno diritto alla somministrazione gratuita: persone con più di 60 anni, bambini e adulti con patologie croniche, donne in gravidanza e persone che, per la propria attività professionale, devono evitare di contrarre l’influenza.
Avviata già dalla fine di ottobre, a partire dalle persone fragili come gli ospiti delle Case Residenza Anziani (CRA), i pazienti assistiti a domicilio e i cittadini che accedevano ai Punti vaccinali per ricevere la dose booster anti-Covid in base alla fascia d’età, finora la vaccinazione antinfluenzale è stata somministrata a 64mila cittadini, gran parte dei quali, come detto, in abbinata alla terza dose anti-Covid. Rispettata dunque, come gli anni scorsi, la progressività del calendario vaccinale, formulato a quattro mani dall’Azienda USL di Modena e le rappresentanze dei Medici di Medicina Generale, secondo l’accordo siglato tre settimane fa con FIMMG e SNAMI.
Tra pochi giorni l’avvio di un nuovo step, con l’offerta a tutte le categorie che ne hanno diritto gratuitamente: in provincia di Modena sono disponibili 260.000 dosi (erano 200mila l’anno scorso) che vengono fornite ai medici e pediatri di famiglia, che hanno l’importante compito di assicurare la vaccinazione ai cittadini residenti in provincia.
A Modena le tre aziende sanitarie, Azienda USL di Modena, Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena e Ospedale di Sassuolo Spa, insieme a Ordine dei Medici (OMCEO), Federazione dei Medici di Medicina Generale (FIMMG), Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani (SNAMI), Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), Ordine delle Professioni Infermieristiche (OPI) congiuntamente a tutti gli altri ordini delle Professioni sanitarie vogliono ricordare e sottolineare, a una sola voce, l’importanza e il valore della vaccinazione antinfluenzale, come strumento di protezione efficace e sicuro, oltre che utile per semplificare diagnosi e gestione dei nuovi casi sospetti di Covid-19.
Quest’anno, inoltre, la vaccinazione antinfluenzale è strettamente legata alla somministrazione della terza dose anti-Covid: un’azione sinergica, laddove possibile in base criteri temporali (per ricevere la dose booster devono essere trascorsi almeno 6 mesi dal completamento del ciclo primario) e clinici legati a ciascuna persona, che contribuirà a ridurre lo sviluppo di forme gravi – potenzialmente mortali – delle due patologie, aiutando il sistema sanitario ad evitare il sovraccarico delle strutture e agevolando la diagnosi differenziale nel periodo di co-circolazione dei virus influenzali e Sars-Cov-2.
Lo scorso anno, il rispetto delle misure di prevenzione valide per tutti i virus respiratori (utilizzo corretto della mascherina, igienizzazione frequente delle mani e distanziamento fisico), unito alle limitazioni negli spostamenti in vigore per gran parte del periodo invernale e alla buona copertura vaccinale raggiunta, hanno contribuito al contenimento della curva epidemica influenzale: l’andamento delle sindromi simil-influenzali non ha mai superato il livello di base, cioè la soglia di 3,16 nuovi casi ogni mille assistiti, e non si sono verificati né forme gravi né decessi da virus influenzale.
L’obiettivo per la campagna 2021/2022 è di aumentare il numero di vaccinazioni, che l’anno scorso ha interessato più di 187.000 persone nella nostra provincia, di cui oltre 117.000 tra gli ultra 65enni, e con una copertura per quest’ultima categoria del 72%. Tra le iniziative promosse nell’ambito della campagna, diverse riguardano gli operatori sanitari e socio-sanitari, al fine di migliorare il buon risultato raggiunto l’anno scorso.
A livello regionale si punta a raggiungere un numero sempre maggiore di vaccinati, soprattutto tra gli over 64enni con o senza patologie croniche, le persone tra i 6 mesi e i 59 anni con patologie croniche e le donne in gravidanza, indipendentemente dall’età gestazionale, o nel post-parto.
Categorie, queste, per le quali la vaccinazione è gratuita, così come, su richiesta dell’interessato, lo è per i soggetti sani che rientrano nella fascia d’età 60-64 anni.
Gratuità prevista anche per medici, operatori sanitari e socio-sanitari, volontari del settore sanitario/sociosanitario, addetti ai servizi essenziali (come insegnanti, forze dell’ordine, addetti al trasporto pubblico), donatori di sangue, personale degli allevamenti e dei macelli. Il traguardo è raggiungere il 75% degli ultra-sessantaquattrenni vaccinati (nella passata stagione si è superata soglia 70%, con un aumento del 13,2%) e confermare il trend in aumento delle coperture relative alle donne in gravidanza, ai soggetti con patologie croniche di qualunque età, al personale sanitario.
“In un contesto pandemico la vaccinazione antinfluenzale è veramente importante – spiega Stefano Reggiani, Direttore Generale Ospedale di Sassuolo SPA. Il motivo è semplice: diciamo che può essere paragonata a un’assicurazione gratuita che abbiamo l’opportunità di scegliere, e anche la responsabilità di farlo. Un ‘pacchetto’ aggiuntivo di copertura che garantisce ancor di più il prezioso bene che vogliamo tutelare, la salute. Ma, grazie alla vaccinazione antinfluenzale, non si interviene solo sulla sicurezza della propria e altrui salute, si fa molto di più. Si facilita, infatti, la diagnosi differenziale di molte patologie più severe e, di conseguenza, si alleggerisce la pressione su medici di medicina generale, pediatri e ospedali del territorio, in particolare durante la stagione invernale. Un risparmio di energie e risorse prezioso, al quale ognuno di noi può contribuire concretamente“.