Sabato 10 Maggio, in Ospedale a Sassuolo
Sarà eseguita un’operazione in diretta per mettere in luce una nuova tecnica d’intervento, utilizzata in provincia solo dall’Ortopedia di Sassuolo, che consente di ridurre l’incisione chirurgica ed eliminare i danni ai tessuti
“Le patologie legate all’anca – spiega il dottor Claudio Debortoli dell’Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale di Sassuolo – hanno registrato, nel corso degli ultimi anni, un costante aumento. Sono cresciuti infatti, in numeri assoluti, sia i casi di patologie croniche dell’anca come l’artrosi, sia quelli di tipo traumatico come possono essere le fratture del femore negli anziani, che spesso richiedono l’impianto di una protesi”.
Si è partiti da questa consapevolezza per organizzare il convegno che si terrà sabato 10 maggio in Ospedale a Sassuolo per fare il punto sulle nuove prospettive in materia di chirurgia dell’anca. In programma un’intera giornata di studio dedicata agli operatori sanitari di tutte le strutture della provincia, che ha il duplice obiettivo di fare il punto sulle tecniche d’intervento più innovative e mettere ‘in rete’ i dati raccolti dalle diverse Unità Operative di Ortopedia.
Nel corso della giornata il professor Giancarlo De Marinis, tra i massimi esperti di chirurgia dell’anca a livello nazionale, eseguirà un’operazione chirurgica in diretta con collegamento audio e video fra sala operatoria e sala convegni dell’ospedale, utilizzando un’innovativa metodologia d’intervento che i chirurghi di Sassuolo hanno iniziato a usare da aprile dell’anno scorso.
La particolarità di questo intervento sta nella “via d’accesso” usata per impiantare la protesi che consente di ridurre sensibilmente l’invasività complessiva dell’operazione, non solo perché l’incisione chirurgica risulta più breve, ma soprattutto perché si eliminano i danni ai tessuti, risultato che le tecniche tradizionali non riescono a ottenere. Questo tipo di intervento, inoltre, permette un drastico accorciamento dei tempi di ripresa e riabilitazione del paziente, tanto che in alcuni casi i soggetti più giovani possono camminare liberamente già il giorno successivo all’operazione. A Sassuolo, finora, sono 22 i pazienti operati con la nuova tecnica e i risultati ottenuti saranno presentati in occasione del convegno.
L’Ortopedia di Sassuolo
Nel 2013 a Sassuolo sono state impiantate, complessivamente, 70 protesi all’anca, più di metà delle quali su pazienti affetti da artrosi e sono stati eseguiti circa 1.800 interventi.
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