Inaugurata venerdì 3 febbraio la nuova Centrale tecnologica, soluzione all’avanguardia che aumenta efficienza e sicurezza, riducendo drasticamente l’impatto ambientale
Per la prima volta in regione, in una struttura sanitaria, è stato installato un cogeneratore con assorbitore di calore, dando vita a un impianto di ‘trigeneazione’.
Una nuova centrale tecnologica che colloca l’Ospedale di Sassuolo all’avanguardia a livello nazionale consentendo alla struttura di auto-prodursi l’80% del fabbisogno annuale sia energetico che termico. L’impianto, il primo di questo tipo in tutta la regione Emilia-Romagna, per produrre energia sfrutta il metodo della ‘trigenerazione’: oltre a fornire energia elettrica e termica, infatti, trasforma il calore prodotto in eccesso, ad esempio nei mesi estivi quando non è necessario riscaldare la struttura, in acqua fredda, che va ad alimentare a sua volta l’impianto di condizionamento.
Un ciclo virtuoso di produzione che, grazie alla formula contrattuale adottata non ha comportato alcun investimento a carico dell’Ospedale e che assicura un risparmio economico annuale garantito di almeno il 5% sulla somma spesa per i consumi del 2008. Il nuovo cogeneratore consente inoltre di ottenere una riduzione del 24% delle emissioni di CO2 in atmosfera (ovvero 1.432 tonnellate ogni anno): un risparmio energetico complessivo stimato in 566 tonnellate equivalenti di petrolio. L’intervento di riqualificazione della centrale tecnologica è stato studiato prima di tutto per aumentare i livelli di sicurezza, il comfort, ridurre l’inquinamento, contenere i costi di approvvigionamento di energia dell’Ospedale.
L’impianto, è stato inaugurato questa mattina alla presenza, tra gli altri, di Enrico Contini e Bruno Zanaroli, rispettivamente presidente e direttore generale di Ospedale Sassuolo S.p.a., Luca Caselli, sindaco di Sassuolo, Pietro Ferrari, presidente Confindustria Modena, Stefano Vaccari, assessore all’ambiente della provincia di Modena, Giuseppe Caroli, direttore generale dell’Azienda Usl di Modena e Gian Carlo Muzzarelli assessore alle attività produttive della regione Emilia-Romagna.
Nella sua relazione Bruno Zanaroli ha voluto sottolineare come l’intervento attuato grazie alla proficua collaborazione con importanti realtà imprenditoriali locali abbia permesso di raggiungere obiettivi rilevanti e cioè una maggior sicurezza, la drastica riduzione dell’inquinamento, un miglior comfort e un significativo contenimento dei costi di gestione.
“L’inaugurazione dell’impianto di rigenerazione presso il nostro Ospedale – ha poi evidenziato nel suo intervento il Sindaco di Sassuolo Luca Caselli – è motivo di grande orgoglio, per me e per tutta la cittadinanza, perché la ricerca di fonti di energia pulita ed eco sostenibile è un obiettivo che ci prefiggiamo anche come Amministrazione Comunale. Il mio ringraziamento sincero all’Ospedale di Sassuolo per la lungimiranza dimostrata nell’avere previsto questa importante nuova centrale ecologica”.
L’intervento di riqualificazione della centrale tecnologica, realizzato dall’ATI, Associazione Temporanea d’imprese composta da Consorzio Coop. Costruzioni, CPL Concordia e Ing. Ferrari impianti, è stato studiato prima di tutto per aumentare i livelli di sicurezza riguardo l’approvvigionamento di energia dell’Ospedale. Con l’entrata in funzione il cogeneratore, infatti, il nosocomio sassolese potrà contare su ben quattro fonti di energia elettrica diverse e indipendenti (la rete pubblica, gli elettrogeni e i gruppi di continuità, oltre al cogeneratore stesso) e anche per l’energia termica le fonti si diversificheranno, diventando anche in questo caso quattro.
“Con la realizzazione di questo impianto CPL CONCORDIA si consolida nella tipologia gestionale energetica. Acquistando energia primaria – gas ed elettricità – e trasformandola con le migliori performances a seconda delle esigenze dell’utenza, in questo caso sanitaria, la nostra azienda si assume il rischio d’impresa ed è portata a prestare grande attenzione al risparmio energetico e all’efficienza dei sistemi. Da qui l’introduzione di generatori ad alto rendimento e di sistemi di telecontrollo e gestione globale degli impianti tecnologici. CPL ha già applicato con ottimi risultati la trigenerazione in diversi complessi ospedalieri in tutta Italia e in contesti industriali quali le 12 Sedi Telecom Italia o l’Aeroporto di Linate” ha dichiarato Claudio Bonettini, Direttore Generale operativo di CPL CONCORDIA.
“Quella di oggi è una inaugurazione importante e rappresenta un positivo esempio di virtuosa collaborazione tra pubblico e privato e dimostra ancora una volta come nella nostra Regione l’attenzione per l’ambiente sia sempre molto alta. Si tratta di un risultato che stiamo conseguendo grazie alla lungimiranza di un numero sempre più elevato di aziende e al know how di cui disponiamo” ha evidenziato Gian Carlo Muzzarelli.
L’Ospedale pagherà l’investimento direttamente alle ditte costruttrici dell’impianto, attraverso l’energia consumata nel tempo. Le aziende realizzatrici, per 9 anni – come previsto nel bando di gara del 2009 – si faranno carico della conduzione dell’impianto fornendo anche l’energia necessaria, occupandosi anche di una sua eventuale ristrutturazione e degli interventi di manutenzione. La proprietà dell’impianto, scaduto questo periodo, passerà quindi all’Ospedale che potrà implementare ulteriormente i propri risparmi (fino al 20% annuo, pari a 1 milione di euro in 5 anni).
Il cogeneratore, il cuore della nuova centrale tecnologica
L’impianto, alimentato con gas naturale, permette di produrre allo stesso tempo energia elettrica, calore e freddo. La sua sola potenza ‘produttiva’ di calore riuscirà a riscaldare, d’inverno, l’intero Ospedale di Sassuolo (che ha una superficie di 41mila metri quadrati e può contare su 256 posti letto), senza consumare altra energia della rete pubblica. Nel periodo estivo l’energia termica, grazie ad un secondo macchinario che evita la dispersione del calore prodotto (l’assorbitore) in eccesso, verrà ‘convertita’ in acqua fredda per il condizionamento. Gli interventi, necessari per rimodellare la centrale tecnologica attorno al cogeneratore, non hanno interessato solo la ‘catena’ di produzione del calore e del freddo ma anche gli impianti di circolazione dell’acqua, quelli antincendio e l’unità di trattamento aria, creando di fatto una nuova centrale tecnologica. Oltre all’introduzione del cogeneratore e dell’assorbitore, sono state sostituite anche tre caldaie ad olio con due caldaie ad acqua e ne è stata installata una terza per la produzione veloce di vapore. Ultimati i lavori, l’Ospedale può contare su una ‘struttura complessa’ di auto-produzione di energia, che consentirà di ridurre al minimo i disagi derivanti, ad esempio, dai cali di corrente o da un guasto al sistema di riscaldamento.
I principali punti di forza della nuova centrale tecnologica
L’intervento di riqualificazione è stato studiato prima di tutto per aumentare i livelli di sicurezza, il comfort, ridurre l’inquinamento, contenere i costi di approvvigionamento di energia dell’Ospedale.
Consente di auto-prodursi l’80% del fabbisogno annuale, sia energetico che termico
Assicura un risparmio economico annuale garantito di almeno il 5% sulla somma spesa per consumi del 2008.
Permette di ottenere una riduzione del 24% delle emissioni di CO2 in atmosfera ovvero 1.432 tonnellate ogni anno): un risparmio energetico complessivo stimato in 566 tonnellate equivalenti di petrolio.