Un originale modo per dire grazie…
Un ‘ringraziamento speciale’ all’Unità Operativa diretta dal dottor Gibertini, che l’ha recentemente curata, “per l’impegno e la grande umanità messi al servizio della comunità quotidianamente”
Un quadro in dono all’Ospedale di Sassuolo come ringraziamento per la cura e l’attenzione riservatale mentre era ricoverata. A omaggiare il nosocomio sassolese, e in particolare l’Unità Operativa di Chirurgia generale diretta dal dottor Gino Gibertini, è la pittrice di origine sarda Luciana Vassena che, dopo essere stata dimessa dalla struttura sanitaria, a seguito di un’operazione, ha voluto esprimere così la sua riconoscenza verso i professionisti dell’ospedale.
Prima di essere operata il suo pensiero è corso al papà, maestro di vita e di pittura. “Si sa – racconta la pittrice emozionata – prima di un ricovero i timori sono tanti. Penso sia umano avere paura. Ciò che mi ha colpito durante il soggiorno in ospedale a Sassuolo è stata, oltre la grande professionalità di medici, infermieri e personale, l’attenzione posta al ‘fattore umano’. Io, come tutti gli altri pazienti, mi sono trovata di fronte a una struttura che ascolta e si impegna per rendere il più possibile confortevole il non facile (e ahimè spesso non felice) tempo passato su un letto d’ospedale”. L’artista ha deciso quindi di “dimostrare gratitudine, come mi ha insegnato proprio mio padre” regalando alla struttura sanitaria una sua opera. Per la precisione un olio su tela di juta (60 x 80 cm) dal titolo “Fondale Roccioso”.
“È davvero un bellissimo gesto che evidenzia la grande attenzione alla relazione con i nostri pazienti e all’aspetto umano. Inoltre in questo modo la nostra struttura diventa ancora più accogliente e gradevole, un aspetto che in un luogo destinato alla cura non deve mai essere sottovalutato” evidenzia il direttore sanitario dell’Ospedale di Sassuolo, Anselmo Campagna.
La Vassena, che fa parte del gruppo di pittori del Centro Studi Muratori, è nata in Sardegna e, come ama dire scherzosamente, “ha superato i cinquant’anni”. A Modena è arrivata (o come suggerirebbe con un piglio marinaresco ‘sbarcata’) nel 1968. Ha lavorato, per un breve periodo, come decoratrice a mano nel mondo della ceramica, per dedicarsi poi totalmente alla pittura. Ha esposto, sia in collettiva che in personale, a Milano, Bologna, Parma e in diverse gallerie nel Sud Italia. Le sue due grandi passioni (artisticamente parlando) sono il mare e il Surrealismo. “Ho cominciato a dipingere – spiega la Vassena – grazie a mio padre che ha lavorato per tantissimi anni come restauratore di opere d’arte, anche in Francia. Quando ero piccola è stato lui a insegnarmi le tecniche di pittura e io piano, piano ci ho messo la fantasia. Oggi senza poter disegnare non mi sentirei completa”.