Una visita dall’elevato valore simbolico. Che arriva in un momento particolare della storia dell’Ospedale di Sassuolo: nel contesto di un cambio di assetto societario della S.p.A. che gestisce la struttura e, simbolicamente, a ridosso della dimissione dell’ultimo paziente Covid-positivo ricoverato nella ‘terza ondata’.
L’Assessore regionale alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini, è stato ospite nel primo pomeriggio in Ospedale a Sassuolo. Donini ha incontrato alcuni professionisti ed è stato accompagnato dal nuovo Direttore Generale, Stefano Reggiani, in una visita alla struttura che, dal 2014, è organizzata per “intensità di cura” e che nell’ultimo anno ha partecipato in prima linea, con oltre 1.112 ricoveri complessivi, alla grande sfida affrontata dal servizio sanitario per far fronte alla pandemia di Covid-19. Un’occasione importante, anche perché l’Assessore regionale non era mai stato di persona in ospedale a Sassuolo.
“Siete una realtà importante nel panorama sanitario regionale e rappresentate un valore aggiunto per la rete dei servizi sanitari. Anche alla luce dei possibili mutamenti societari in atto, da parte della Giunta Regionale c’è, e ci sarà, massima attenzione perché questa esperienza possa proficuamente proseguire e continuare a crescere” sono state le parole di Raffaele Donini ai responsabili e ai primari riuniti nella Sala Conferenze.
“Desidero ringraziare l’Assessore a nome di tutti i nostri operatori – ha risposto Stefano Reggiani, Direttore Generale della Società. Il fatto che oggi sia qui a Sassuolo assume un valore simbolico perché coincide con un momento particolare della storia dell’Ospedale. Per almeno due motivi: innanzitutto perché ha preso avvio, nelle scorse settimane, un’altra tappa importante del percorso di modifica della governance di questa realtà, che dovrà vedere l’acquisizione delle quote del socio privato da parte dell’Azienda USL. E, in secondo luogo, perché proprio nei giorni scorsi abbiamo dimesso l’ultimo paziente Covid-positivo che era stato ricoverato durante la ‘terza ondata’. La visita, quindi, per tutti noi, testimonia l’attenzione e la sensibilità delle Istituzioni all’evoluzione e al cammino intrapreso da questa peculiare realtà ospedaliera, che vuole dare il suo contributo ai bisogni di salute dell’intera comunità”.