Questa mattina incontro con il responsabile medico della sezione italiana di Medici Senza Frontiere.
Il presidente di Ospedale Sassuolo Spa, Enrico Contini, ha consegnato all’Associazione umanitaria un assegno di 1500 euro
Una cerimonia semplice quanto toccante che ha permesso di conoscere e apprezzare, direttamente dalla voce di alcuni dei protagonisti, l’instancabile e prezioso lavoro svolto nel mondo da Medici Senza Frontiere.
Alla cerimonia che si è tenuta questa mattina presso l’Ospedale di Sassuolo hanno partecipato i vertici del nosocomio sassolese, tra loro il presidente Enrico Contini, il direttore generale Bruno Zanaroli e Gianfranco De Maio, responsabile medico della sezione italiana di Medici Senza Frontiere.
Ad offrire l’occasione per l’incontro, la consegna di 1.500 euro raccolti attraverso un’iniziativa dall’alto valore simbolico, lanciata in occasione della mostra fotografica “Il cibo non basta”, allestita a luglio dello scorso anno e che prevedeva di rinunciare ai rinfreschi e di destinare quanto risparmiato al progetto di MSF volto a combattere la terribile piaga della malnutrizione: un’emergenza medica, che ogni anno è responsabile del decesso di 8 milioni di bambini, un terzo dei quali al di sotto dei cinque anni di età.
Ancora una volta l’ospedale di Sassuolo, grazie anche all’appassionato lavoro di Luca Bagnoli e all’Associazione “Volontariarte”, dimostra grande sensibilità verso chi ha bisogno e riesce a centrare due importanti obiettivi: il primo, dare ulteriore visibilità al lavoro di MSF, il secondo, sostenere la raccolta di fondi, indispensabile per finanziare i tanti importanti progetti dell’associazione umanitaria.
Nel 2011 le iniziative promosse con il coinvolgimento di MSF sono state tre: due mostre fotografiche e un’esposizione di opere d’arte. La prima a luglio, dal titolo “Il cibo non basta” era una retrospettiva che proponeva scatti immagini dal Pakistan, Somalia, Etiopia, Sudan, Ciad, Congo, Niger, in grado di raccontare, attraverso sguardi intensi, le storie di decine di milioni di bambini malnutriti.
La seconda iniziativa benefica, è stata invece organizzata durante ‘Ottobre Rosa’, il mese che l’Azienda USL di Modena dedica alla prevenzione dei tumori femminili, è stata la mostra ‘Volti di donne dalle crisi umanitarie’, creata da MSF in collaborazione con l’Istituto Europeo di Design (IED).
Più recente, infine, è stata l’esposizione del paesaggista toscano Franco Faggioli che ha donato all’Ospedale 29 quadri e 7 sculture per finanziare alcuni progetti di Medici Senza Frontiere. L’evento ha riscosso un grande successo: l’Ospedale ha venduto infatti ben 34 opere su 36, per un valore complessivo di oltre 12mila euro, di cui il 70% è stato devoluto alla Onlus.
Il lavoro di MSF
Medici Senza Frontiere (MSF) è la più grande organizzazione medico-umanitaria indipendente al mondo creata da medici e giornalisti in Francia nel 1971.
Oggi MSF fornisce soccorso umanitario in più di 60 paesi a popolazioni la cui sopravvivenza è minacciata da violenze o catastrofi dovute principalmente a guerre, epidemie, malnutrizione, esclusione dall’assistenza sanitaria o catastrofi naturali. MSF fornisce assistenza indipendente e imparziale a coloro che si trovano in condizioni di maggiore bisogno. MSF si riserva il diritto di denunciare all’opinione pubblica le crisi dimenticate, di contrastare inadeguatezze o abusi nel sistema degli aiuti e di sostenere pubblicamente una migliore qualità delle cure e dei protocolli medici.
Nel 1999 MSF ha ricevuto il premio Nobel per la Pace.