Nell’ambito del convegno “Laparoscopic 2012” all’Eur di Roma il nosocomio, grazie alle professionalità all’avanguardia a disposizione del Centro multidisciplinare, partecipa con altre 30 strutture da tutta Italia e 16 dal resto del mondo a una ‘due giorni’ dedicata alla chirurgia in diretta
OSPEDALE DI SASSUOLO: TECNOLOGIA AL SERVIZIO DELLA SALUTE E DELLA FORMAZIONE
Giovedì 17 maggio quattro interventi di colonproctologia verranno trasmessi in diretta dalla sala operatoria del “Centro pavimento pelvico” dell’Ospedale di Sassuolo al congresso “Laparoscopic 2012” presso l’Auditorium Massimo dell’Eur di Roma, sotto la guida del team di Chirurgia proctologica diretto dal dottor Roberto Dino Villani. Oltre 40 i centri d’eccellenza collegati da tutto il mondo al convegno, organizzato dal professore del Policlinico Umberto I, Giorgio Palazzini. Venti gli schermi a disposizione dei partecipanti, per una ‘due giorni’ dedicata agli ultimi progressi della chirurgia in diretta e della laparoscopia.
La diretta dall’Ospedale, dalle ore 8 alle 14, vedrà impegnati tre professionisti, oltre a Villani, che verranno appositamente a Sassuolo per operare. Saranno presenti Giampiero Ucchino dell’Ospedale Maggiore di Bologna, Flaminio Benvenuti, responsabile del reparto di Chirurgia dell’Ospedale di Poggibonsi (Siena) e Stefano Canuti, proctologo dell’Ospedale privato accreditato “Villa Maria” di Rimini.
Un’occasione importante a conferma del fatto che il reparto di Chirurgia proctologica del nosocomio sassolese – che dispone di alcuni tra i migliori professionisti a livello nazionale – è un punto di riferimento per l’intero Servizio sanitario provinciale, e anche una realtà seguita attentamente dai più importanti centri di ricerca italiani. “La diretta dall’Ospedale di Sassuolo – spiega il dottor Dino Villani – potrà anche esser seguita in streaming sul sito internet www.proctologia.tv”.
“Centro pavimento pelvico”: un punto di riferimento in continua crescita
L’importanza del lavoro sviluppato in questi mesi dalla squadra diretta da Villani, presso la struttura sanitaria di Sassuolo, è dimostrata anche dai primi numeri relativi al “Centro pavimento pelvico“, il team multidisciplinare nato circa un anno fa per coordinare le attività di Urologia, Ginecologia e Chirurgia proctologica dell’Ospedale e rendere più semplice, prima di tutto per il cittadino, l’accesso ai percorsi di assistenza e cura. Dopo la nascita del Centro, che ha permesso di gestire al meglio una serie di patologie che interessano, appunto, l’area del pavimento pelvico (ovvero la regione muscolare che si estende dalla sinfisi pubica al coccige), l’affluenza di pazienti in ospedale è cresciuta di circa il 15%, segnando in modo particolare un sensibile incremento di coloro che arrivano da fuori regione (14-15%).
In un anno (i dati sono relativi al 2011) soltanto l’equipe medica diretta da Villani ha eseguito 400 interventi chirurgici, pari a 36 al mese. Di questi il 30% circa (120 operazioni) erano casi inerenti il pavimento pelvico. Almeno nel 10% degli interventi sul pavimento pelvico, poi, sono stati fatti in stretta sinergia coi colleghi dei reparti di Urologia e Ginecologia.
“Ci auguriamo che il lavoro dell’equipe continui a crescere – sostiene quindi Villani – e che sul territorio possano essere organizzati momenti di confronto tra cittadini e medici, utili soprattutto per una corretta informazione su problemi che riguardano la salute primaria di ogni persona, e ancora spesso poco trattati“.
Le patologie più di frequente gestite dal Centro
Le più diffuse, su cui è stato necessario intervenire, sono sostanzialmente tre: la stipsi, problemi d’incontinenza (urinaria e fecale) e le emorroidi, di gran lunga la patologia più diffusa, che colpisce un uomo su tre dopo i cinquanta anni. Ma sono anche tante altre le problematiche che il Centro è in grado di curare: dai prolassi rettali e genitali alle neoplasie ano-rettali, fino alle cistiti. Un impegno, quello del “Centro pavimento pelvico” che, fin dall’inizio, si impegna anche sul fronte della convegnistica, per favorire “la messa in rete e la condivisione delle informazioni e delle esperienze” – suggerisce lo stesso Villani.