Modena, 3 novembre 2022 – “È tempo di influenza, è ora del vaccino”: in tutte le province dell’Emilia-Romagna, ha preso il via la nuova campagna di vaccinazione antinfluenzale. La Regione ha acquistato 1.150.000 dosi di vaccino, che potranno aumentare fino a 1.380.000 ed essere somministrate in qualsiasi momento della stagione influenzale (anche se la persona si presenterà “in ritardo”, cioè oltre il 31 dicembre 2022). In provincia di Modena sono disponibili quasi 150mila dosi di vaccino, che sono state distribuite ai Medici di famiglia con la possibilità di ulteriori ordini nelle prossime settimane in base all’adesione e alle necessità del territorio. A Modena le tre aziende sanitarie (Azienda USL di Modena, Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena e Ospedale di Sassuolo Spa) vogliono ricordare e sottolineare l’importanza e il valore della vaccinazione antinfluenzale come strumento di protezione efficace e sicuro per sé stessi e per le persone assistite. Anche quest’anno si ribadisce, inoltre, come la vaccinazione antinfluenzale dei medici e di tutto il personale sanitario sia un’azione di assoluta rilevanza strategica per ridurre il rischio di trasmissione dell’infezione nelle comunità e garantire la sostenibilità del servizio sanitario regionale durante l’epidemia influenzale.
Poiché anche per questa stagione è attesa una co-circolazione di virus influenzali e Covid, la campagna regionale punta a rafforzare ulteriormente l’offerta e innalzare la copertura vaccinale contro l’influenza non solo per i cittadini oltre i sessant’anni di età, ma anche per le persone più giovani ad alto rischio per condizione patologica, fisiologica (gravidanza), esposizione lavorativa e per quanti pur in buona salute assistono persone fragili (ad esempio familiari e caregiver). L’obiettivo è duplice: per i più fragili ridurre le complicanze legate all’influenza e, di conseguenza, ridurre il numero di persone che necessitano di assistenza ospedaliera (compresi gli accessi ai Pronto Soccorso) e tutelare gli operatori impegnati nei servizi essenziali alla collettività. Anche in provincia di Modena l’obiettivo è di mantenere e, se possibile, aumentare il numero di vaccinazioni, che l’anno scorso ha interessato più di 160mila persone nella nostra provincia con un’adesione del 67,5% fra gli over 65 anni (era il 50% otto anni fa, poi salito costantemente), tendendo all’obiettivo del 75% di copertura vaccinale nei cittadini dai 65 anni in su. “La vaccinazione – afferma Silvio Di Tella (nella foto), Direttore Sanitario dell’Ospedale di Sassuolo Spa – è forse uno dei pochi atti che si potrebbe definire egoista e altruista allo stesso tempo in quanto consente una protezione personale, fondamentale per i soggetti fragili, e di aiuto a chi ci sta accanto se rientra in quelle categorie”.
La vaccinazione antinfluenzale viene offerta gratuitamente alle persone di età uguale o superiore a 60 anni, con o senza patologie croniche; donne in gravidanza, indipendentemente all’età gestazionale o in post partum; medici e personale sanitario di assistenza nelle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali; soggetti di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti; persone rientranti nella fascia d’età 6 mesi-59anni con patologie croniche che espongono ad elevato rischio di complicanze o di ricoveri correlati all’influenza (compresi i conviventi); addetti ai servizi pubblici di primario interesse collettivo (forze dell’ordine e protezione civile, compresi i Vigili del fuoco, Carabinieri, Militari e la Polizia municipale; donatori di sangue, personale degli asili nido, delle scuole dell’infanzia e dell’obbligo, personale dei trasporti pubblici, delle poste e delle comunicazioni, volontari dei servizi sanitari di emergenza e dipendenti della pubblica amministrazione che svolgono servizi essenziali); personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani (addetti all’allevamento, veterinari pubblici e privati, trasportatori di animali vivi, macellatori). Su richiesta degli interessati, è prevista la gratuità anche per bambini sani dai 6 mesi ai 6 anni.